Insieme a quella di sviluppatore software, la figura di massaggiatore professionista è attualmente molto ricercata nel mondo del lavoro. Se ha mai pensato di intraprende questa carriera, presta bene attenzione perché oggi scoprirai come questa strada potrebbe portarti non soltanto un lavoro, ma anche un’occupazione gratificante e piena di benessere.
Diventare massaggiatore professionista: i requisiti
Prima di decidere di intraprendere la carriera di massaggiatore professionista, ci sono diversi aspetti che vanno presi in considerazione.
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In primis, occorre essere gentili ed empatici. Dopo tutto, il cliente si mette, letteralmente, nelle tue mani. Ma, oltre a un buon carattere e un buon sorriso, è fondamentale conoscere a fondo le tecniche di massaggio e le caratteristiche fisiche delle persone.
Come acquisire tali competenze? Frequentando un corso professionale di massaggio. Per accedere a questa tipologia di percorso formativo, basta semplicemente possedere il diploma di scuola dell’obbligo. Se vuoi saperne di più, su questa pagina trovi tutte le informazioni che ti occorrono. Alla fine del corso, sarai pronto a entrare nel mondo del lavoro. Ma attenzione! Essere un massaggiatore significa anche passare molte ore in piedi in ambienti caldi, quindi devi essere sempre in buona condizione fisica.
Dove può lavorare un massaggiatore professionista?
Le opportunità di lavoro per un massaggiatore professionista sono molteplici. Puoi scegliere tra centri sportivi, palestre, centri benessere, centri termali, hotel, navi da crociera e, addirittura, nei villaggi turistici. Inoltre, la specializzazione come massaggiatore sportivo può aprirti le porte delle società sportive, dove potrai lavorare insieme ad atleti professionisti e grandi appassionati di fitness.
Se la tua ambizione è quella di essere il titolare di te stesso, puoi sempre decidere di lavorare come libero professionista. Dovrai aprire la tua partita IVA e collaborare con diverse strutture. Inoltre, dovrai avere anche un commercialista che si occupi della gestione fiscale e amministrativa della tua attività.
Tecniche di massaggio: le più richieste
Parlare di “massaggio” in modo generico sarebbe come dire “sport” senza specificare tra calcio, basket o volley. Ogni tipo di massaggio ha le sue peculiarità e finalità.
Un buon punto di partenza è il corso di massaggio tradizionale, dove apprenderai le tecniche base come sfioramento, impastamento, percussione, frizione e vibrazione. Ciò ti permetterà di prendere familiarità con il mondo dei massaggi e di costruire una solida base su cui sviluppare altre competenze.
Vuoi, invece, lavorare in una SPA? Dovrai specializzarti in massaggi olistici, perché i tuoi clienti avranno bisogno di trattamenti decontratturanti e rilassanti. E per lavorare insieme ad atleti e appassionati di fitness? Devi specializzarti in massaggi sportivi o miofasciali. Dovrai, però, impegnarti parecchio per conoscere a fondo l’anatomia e la fisiologia del corpo. Ma, se ci riesci, il tuo sforzo verrà ripagato.
Quanto può guadagnare un massaggiatore professionista?
Ecco arrivati al nocciolo della questione: il guadagno di un massaggiatore professionista. Diciamo subito che la tipologia di contratto gioca un ruolo fondamentale, così come la tipologia di specializzazione e il numero di ore lavorative. Prendendo in considerazione tutti i dati che arrivano da ogni Regione italiana, possiamo dire che il guadagno oscilla tra i 1.500 e i 3.000 euro al mese. Questo è per quanto riguarda i massaggiatori dipendenti.
Per i massaggiatori liberi professionisti, invece, tutto dipende dalla loro specializzazione. Di solito, chi opera nell’ambito dello sport, guadagna di più. La tariffa per un massaggio singolo è mediamente di 100 euro lordi. Quindi, il guadagno complessivo mensile dipende dal numero di massaggi praticati in totale. Come vedi, le prospettive sono davvero ottime. Farci un pensierino sopra non guasta.