[Articolo aggiornato il 19 Luglio 2024]
Esiste un supporto welfare natalità nelle aziende? La nascita di un bambino pone delle domande ai neogenitori. Quanto mi costerà. Posso avere un aiuto concreto dalla mia azienda?
In questo articolo troverai
La risposta è dipende. Ci sono aziende che offrono molti welfare benefit. Ed altre aziende che non daranno nulla. Ma andiamo per ordine perché molte aziende offrono welfare natalità. In modi diversi.
Di seguito ti diciamo quali sono i principali benefit di welfare natalità. Gli aspetti positivi e negativi. Oltre che l’impatto sullo stipendio. Potrai quindi valutare se lavorare in una azienda con ottimi benefit fa per te o meno.
Welfare Natalità per sostenere i genitori?
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Quali sono i benefit di welfare natalità principali?
In generale le aziende italiane offrono ben pochi benefit welfare natalità. Questo per un limite culturale. Ma anche per una visione un po’ limitata del futuro.
Di seguito ti elenchiamo i top 10 benefit per sostenere i genitori durante i primi anni di vita del bambino.
Primary and secondary care giver
Per prima cosa, dobbiamo definire due concetti base. Il primary care giver and il secondary care giver:
- Primary caregiver: è colei che si occuperà in maniera continuativa del bambino. Cioè userà la maggior parte del tempo per curare il neonato. Nei primi anni di vita. In genere la madre.
- Secondary caregiver: è colui che supporta quando necessario.
Questa distinzione ci aiuta a vedere quali sono i benefit principali.
I 10 benefit welfare natalità per il primary caregiver
Le migliori aziende seguono o in parte applicano i benefit che elenchiamo di seguito:
- Visite pre-nascita. Nei mesi precedenti la nascita del bambino viene richiesto di andare in ospedale diverse volte. Per monitoraggio. E per esami di screening ormai obbligatori. Avere tutta la flessibilità per andare a fare queste visite è molto utile. Infatti spesso non si può decidere la data o l’orario. Uno dei primi benefit da dare è offrire permessi retribuiti aggiuntivi. Che siano limitati o illimitati. Così che la madre possa andare a fare le visite senza usare ferie o ROL. Il costo per l’azienda è basso. Il benefit di welfare natalità percepito è alto.
- Assicurazione sanitaria. Una assicurazione sanitaria che copra gli esami è molto utile. Si sa che ci sono tanti esami aggiuntivi che costano parecchio. Aiutare i genitori a coprire questi costi è molto apprezzato. In generale, se si segue un CCNL, le assicurazioni convenzionate comprono in parte questi costi. E’ chiaro che con qualche decina di euro in più, si può dare un supporto completo.
- Congedo di maternità obbligatorio. Lo stato italiano impone 5 mesi di maternità obbligatoria. Questa in genere è pagata all’80% dello stipendio. Le aziende hanno la facoltà di integrare il rimanente 20% dello stipendio. Ma non l’obbligo. Quasi tutte le aziende ormai offrono questo benefit.
- Congedo parentale facoltativo. Lo Stato Italiano offre la possibilità di chiedere ulteriori mesi di maternità. Questi in genere sono pagati al 30% dello stipendio. Quindi una chiara diminuzione dello stipendio. Ogni tanto lo stato italiano aumenta questa percentuale a 80% o 60%. In ogni caso le aziende più generose offrono una integrazione fino al 100% dello stipendio fino ai 6 mesi totali concedibili.
- Part-time. Molto aziende nordiche offrono la possibilità per la madre di lavorare part-time per un periodo pari ad 1 anno, dal rientro della maternità. Al 100% dello stipendio. Questo da tanta flessibilità nel periodo più complicato e comunque fino ai due anni di vita del bambino.
- Assicuazione sanitaria neonato. Per il primo anno di vita sarebbe utile avere una assicurazione che possa coprire la maggior parte delle spese di medicine, visite mediche ed esami specialistici.
- Contribution in-kind. Molte aziende nordiche offrono una contribuzione una tantum per coprire i principali costi che la neomamma deve affrontare. Ad esempio biberon, scaldalatte, pannolini, etc. Questo una tantum è molto variabile, ma si trova tra i 2.500€ ai 4.000 € erogati al rientro dal periodo di maternità. Dietro presentazione di fatture o scontrini.
- Asilo nido. Le aziende più avanzate offrono il servizio di asilo nido dai 9 mesi ai 36 mesi del bambino. Questo è molto apprezzato, ed offre la possibilità di creare un bond all’interno dell’azienda. Le aziende si appoggiano spesso a network di asili nidi per costruire un luogo per accogliere dai 10-12 bambini all’anno.
- Bonus Bebé. Lo stato italiano offre già un contributo per supportare per gli asili nido privati. Le aziende possono integrare questo bonus con cifre variabili. Che vanno dai 300€ al mese fino anche a 1.000€ al mese, se si è in città molto costose. Questo da un supporto ai dipendenti molto apprezzato.
- Convenzioni. Offrire convenzioni dedicate con i principali negozi di consumabili per bambini, rende tutto più facile. E’ stato calcolato che i costi per pannolini, creme e latte nel primo anno si avvicina a 400€ al mese. Riuscire ad offrire un qualche tipo di scontistica con convenzioni, aiuta molto i genitori.
I 3 benefit welfare natalità per il secondary caregiver
- Visite pre-nascita. Nei mesi precedenti la nascita del bambino viene richiesto di andare in ospedale diverse volte. Per monitoraggio. E per esami di screening ormai obbligatori. Anche in questo caso avere tutta la flessibilità per andare a fare queste visite è molto utile. Infatti spesso si deve accompagnare la madre nella data o nell’orario necessario. Offrire permessi retribuiti aggiuntivi è molto apprezzato. Che siano limitati o illimitati. Il benefit di welfare natalità percepito è alto.
- Congedo di paternità obbligatorio. Lo stato italiano impone 10 giorni di paternità obbligatoria. Questa in genere è pagata al 100% dello stipendio. Le migliori aziende offrono dei giorni aggiuntivi che possono essere usati entro i primi 12 mesi di vita del bambino. Si va da un minimo di 10 giorni aggiuntivi, fino anche a 40 giorni aggiuntivi.
- Congedo parentale facoltativo. Lo Stato Italiano offre la possibilità di chiedere ulteriori mesi anche al secondary caregiver. Questi in genere sono pagati al 30% dello stipendio. Quindi una chiara diminuzione dello stipendio. Le aziende più generose offrono una integrazione fino al 100% dello stipendio fino al totale dei mesi totali concedibili.
Speriamo che questo articolo possa aiutarti a creare un pacchetto di benefit welfare natalità utili per i tui dipendenti.
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