Recruiter: cosa chiedere ad un colloquio?

[Articolo aggiornato il 3 Gennaio 2023]

[Articolo aggiornato il 3 Gennaio 2023]

Non sei un Recruiter di professione e non sai cosa chiedere ad un colloquio?

In questo articolo troverai tutto quello che ti serve per affrontare al meglio la selezione. Imparerai a capire qualcosa di più sulle persone che ti trovi a selezionare. Un recruiter lavora sulla base delle proprie competenze, esperienza, e intuito.

Recruiter: Come approcciare il colloquio?

La Talent Acquisition è il primo passo per gestire i talenti nell’azienda. Scegliere il candidato sbagliato sarà devastante. Perché sarà difficile poi cambiargli mansione o mandarlo via.

La Talent Retention è la capacità di un’azienda di trattenere i propri migliori collaboratori.

Questa va di pari passo con la strategia di Employer Branding

Non avete idea di quanto pagano i vostri competitor? Basta visitare Stupendio. Troverete non solo gli stipendi, ma anche i benefit aziendali offerti ai dipendenti.

Con il nostro comparatore, inoltre, potrete anche vedere le differenze tra aziende.

Infine, Stupendio ti può aiutare ad impostare la strategia migliore per acquisire i migliori candidati.

Quindi come avrete capito per approcciare un colloquio di lavoro in maniera professionale, dovete essere preparati.

Talent acquisition: Cosa chiedere ad un colloquio

Cosa chiedere ad un colloquio?

Per prima cosa, ricordati che non esistono domande “giuste” o “sbagliate”. Al massimo alcune possono essere meno utili per raggiungere il tuo scopo.

Una domanda ben posta può infatti facilitare il compito del recruiter che la pone.

Tutte le domande di un colloquio di lavoro vengono concepite con un solo obiettivo: permettere al recruiter di scoprire alcuni aspetti della persona intervistata:

  • In primo luogo è necessario valutare il grado di “aderenza” alla posizione offerta. Questo per alcuni ruoli più tecnici è un aspetto molto importante.
  • Il candidato deve poi essere messo in una situazione tipo per capire come reagisce agli stimoli e alle pressioni tipiche del ruolo.
  • Infine, se la risorsa deve essere inserita in un team, occorre valutare il grado di integrazione coi colleghi a cui è destinato.

Le prime domande da porre

Ci sono una serie di “Domande standard” con cui iniziare.

Queste sono di norma quelle per cui i candidati si sono preparati. Non porle sarebbe però un errore. In ogni caso danno indicazioni importanti sul profilo selezionato.

In questa categoria troviamo:

  • Perché hai scelto di proporti alla nostra azienda?

Serve a capire la motivazione che ha spinto la persona ad inviare il proprio curriculum. Chi non ha le idee chiare avrà difficoltà a rispondere.

  • Cosa sai della nostra azienda?

Permette di scoprire il grado di interesse del candidato. Probabilmente ha trovato il profilo aziendale su Stupendio. Se dimostra di essersi informato è un buon segno. In caso contrario si tratta di un profilo da scartare.

  • Cosa la ha attratta del ruolo per cui ha applicato?

Domanda posta per scoprire quanto approfondita è stata la ricerca sul ruolo e sull’azienda. Occhio alle risposte classiche. Qua bisogna scavare a fondo per capire se la persona ha capito cosa andrà a fare.

  • Quali sono le motivazioni principali?

Domanda importante per stabilire quanto il candidato stia cercando di sviluppare le proprie competenze del settore. O invece sia attratto da altro.

  • Quali sono i suoi punti di forza, e i suoi punti deboli?

Domanda all’apparenza banale. Sempre utile a scoprire in cosa il candidato pensa di essere bravo e in cosa no. E’ utile chiedere anche come pensa di migliorarsi nel nuovo ruolo.

Domande per esplorare il candidato

Chiarite le competenze tecniche legate al ruolo è l’ora di analizzare il CV. Dovrete iniziare ad approfondire le conoscenze sul tipo di lavoro che ha svolto in passato e sull’esperienza pregressa.

Buone domande per scoprirlo sono:

  • Quale tipo di gestione preferisce?

Aiuta a capire se, la gestione attuale dell’azienda, possa essere o meno un problema per il candidato.

  • Quali sono i colleghi ideali con cui avere a che fare?

Non è una domanda da scartare qualora si voglia capire se il candidato è adatto al lavoro in team.

  • Qual è stato il successo più importante nel corso della sua carriera?

Una buona occasione per distendere un po’ i nervi durante il colloquio con un aneddoto che metterà il candidato in bella mostra. Con questa domanda puoi verificare l’effettiva capacità del candidato nell’imporsi-raggiungere obiettivi reali.

Domande durante il colloquio per capire gli obiettivi

A questo punto si passa alla parte legata agli obiettivi ed aspirazioni. Cosa si aspetta il candidato dall’azienda?

  • Se ne avesse la possibilità, c’è qualcosa che cambierebbe nella sua carriera?

Aiuta a capire se il candidato apprende dagli errori. La risposta a questa domanda dice molto sul progresso fatto nel corso della carriera. Se sono realmente convinti della scelta o se, ad esempio, avrebbero voluto fare qualcos’altro.

  • A livello lavorativo quali sono i tuoi obiettivi e le tue aspirazioni?

Da questa domanda puoi intuire il livello di ambizione del candidato. Comprendere se possa fare prendere parte o meno del futuro della tua azienda. Se il candidato esprime il desiderio di diventare nel tempo un importante manager, è probabile che lui consideri una piccola realtà come un ripiego momentaneo. Questo in attesa di trovare spazio in una struttura più grande.

  • Qual è la decisione più impegnativa-importante che hai preso nella tua vita?

Una domanda trabocchetto che ti permette di capire il reale senso di responsabilità del candidato. In base alla risposta fornita, puoi scoprire che genere di questioni-problemi ha gestito o può gestire. Di conseguenza, anche che grado di responsabilità affidargli.

Infine, altrettanto utile, è cercare di indagare sulle loro conoscenze in campo informatico. Legate ad esempio a software specifici. Non meno importanti sono le competenze linguistiche e la comprensione dei prodotti, il settore e i concorrenti della tua azienda.

Queste semplici domande ti permetteranno di individuare la persona giusta da inserire nella tua azienda. Trovare un dipendente di fiducia che sappia anche aiutarti a sviluppare l’impresa nel modo più corretto.

Se sei una azienda, ti consigliamo di essere presente su Stupendio. Creando il profilo azienda, acquisirete visibilità ed i candidati saranno più attratti dal vostro Brand.