Stipendio Medio della Gen Z in Italia: generazione di valore

Negli ultimi anni, il mercato del lavoro italiano ha subito notevoli cambiamenti, influenzando in modo significativo le retribuzioni dei giovani, in particolare della Gen Z (nati tra il 1997 e il 2012). Questa generazione si trova ad affrontare sfide uniche rispetto alle generazioni precedenti, sia in termini di opportunità lavorative che di retribuzione.

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Stipendio Medio della Gen Z: Il Contesto Economico

La situazione economica in Italia ha visto una serie di crisi che hanno influenzato negativamente il mercato del lavoro. La pandemia di COVID-19, la guerra in Ucraina e l’inflazione hanno ulteriormente aggravato una crisi economica già in atto da oltre un decennio. Questo contesto ha reso più difficile per i giovani trovare lavori ben retribuiti e stabili.

Secondo i dati ISTAT, il tasso di disoccupazione giovanile si attesta intorno al 23,7% (2023), uno dei più alti in Europa. Inoltre, la crescita dell’inflazione ha ridotto il potere d’acquisto, colpendo in modo particolare le fasce di età più giovani che spesso percepiscono salari inferiori alla media nazionale.

Stipendio Medio della Gen Z: Il Gap Generazionale

Uno studio condotto da Stupendio ha rivelato che esiste un significativo divario salariale tra i giovani e le generazioni più anziane. Un impiegato di 30 anni guadagna in media il 35% in meno rispetto a un collega di 60 anni. Questo gap è dovuto a vari fattori, alcuni naturali altri tipici dell’Italia tra cui:

  • Maggiore esperienza e anzianità dei lavoratori più anziani: Contribuisce a una retribuzione più alta.
  • Precarietà dei contratti: I giovani sono spesso assunti con contratti a tempo determinato o stage, limitando la loro crescita salariale.
  • Settori di lavoro scelti: Molti giovani sono impiegati in settori con basse retribuzioni, come il retail o la ristorazione.

Stipendio Medio della Gen Z: medie Italiane

Secondo i dati raccolti, lo stipendio medio per i giovani sotto i 30 anni è significativamente inferiore rispetto alla media nazionale. Se consideriamo uno stipendio medio in Italia pari a 100, gli under 30 guadagnano solo 71. Questo dato evidenzia una forte disuguaglianza che penalizza i giovani lavoratori, spesso costretti ad accettare stage sottopagati o contratti a tempo determinato.

Un’analisi più recente ha mostrato che lo stipendio medio italiano è di circa 35.000 euro lordi l’anno, mentre lo stipendio medio della Gen Z è:

  • Giovani tra i 20 e i 24 anni: Guadagnano in media circa 18.000 euro lordi annui.
  • Giovani tra i 25 e i 29 anni: Arrivano a poco più di 22.000 euro lordi annui.

Questi importi sono significativamente inferiori rispetto ai guadagni medi degli over 50, che superano i 26.000 euro annui. La disuguaglianza retributiva è ulteriormente accentuata dalle disparità territoriali, con salari medi più bassi al Sud rispetto al Nord Italia.

Stipendio Medio della Gen Z: Le Sfide

La Generazione Z si trova a dover navigare un mercato del lavoro complesso e competitivo. Le principali sfide includono:

  • Precarietà lavorativa: Molti giovani sono impiegati con contratti temporanei o part-time, che non garantiscono stabilità economica.
  • Costo della vita: L’aumento dei prezzi di beni e servizi rende difficile per i giovani risparmiare o investire nel proprio futuro.
  • Formazione e mismatch di competenze: Non sempre le competenze acquisite durante il percorso di studi corrispondono alle richieste del mercato del lavoro.

Opportunità Emergenti

Nonostante le difficoltà, ci sono segnali di cambiamento. La Generazione Z sta mostrando un interesse crescente verso:

  • Professioni digitali e tecnologiche: Campi come l’intelligenza artificiale, il data analysis e lo sviluppo software offrono retribuzioni più alte e maggiori opportunità di crescita.
  • Lavoro autonomo: Molti giovani scelgono di avviare attività imprenditoriali o lavorare come freelance, sfruttando le proprie competenze.
  • Formazione continua: L’accesso a corsi online e master permette di acquisire competenze richieste dal mercato, migliorando le prospettive di carriera.

Benefici e Incentivi per i Giovani

Il governo italiano ha introdotto alcune misure per sostenere i giovani lavoratori, tra cui:

  • Decontribuzione per le assunzioni: Riduzione dei contributi per le aziende che assumono giovani a tempo indeterminato.
  • Fondi per la formazione: Iniziative per incentivare l’upskilling e il reskilling dei giovani.
  • Bonus occupazionale: Incentivi economici per favorire l’inserimento lavorativo.

Queste misure, sebbene utili, necessitano di un’applicazione più capillare e di un monitoraggio costante per valutarne l’efficacia.

Conclusione

In sintesi, la Generazione Z in Italia affronta sfide significative in termini di retribuzione e stabilità lavorativa. Nonostante il contesto economico difficile, ci sono opportunità emergenti che potrebbero migliorare la situazione per i giovani lavoratori.

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È essenziale promuovere politiche attive per ridurre il divario salariale, incentivare la formazione continua e favorire l’accesso a lavori ben retribuiti. Solo attraverso un impegno condiviso tra istituzioni, aziende e giovani stessi sarà possibile costruire un futuro più equo e prospero per la Generazione Z.

Qual è lo stipendio medio della Gen Z in Italia?

I giovani tra i 20 e i 24 anni guadagnano in media circa 18.000 euro lordi all’anno, mentre quelli tra i 25 e i 29 anni percepiscono poco più di 22.000 euro lordi annui.

Perché esiste un gap salariale tra Gen Z e Millennials?

Il divario è dovuto a fattori come la minore esperienza, la precarietà dei contratti e la concentrazione dei giovani in settori con basse retribuzioni.

Quali sono le professioni più remunerative per i Gen Z?

Le professioni digitali e tecnologiche, come il data analysis e lo sviluppo software, offrono retribuzioni più alte e buone prospettive di crescita.

Come può la Generazione Z migliorare le proprie prospettive di carriera?

Attraverso la formazione continua, l’acquisizione di competenze richieste dal mercato e l’orientamento verso settori in crescita.

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