Ti stai chiedendo quali siano i requisiti rientro cervelli? Qual è la legge rientro dei cervelli? Ci sono Bonus rientro dei cervelli?
Proveremo a rispondere a tutte queste domande per aiutarti a scegliere cosa fare.
In questo articolo troverai
Il “Rientro dei cervelli” è il ritorno in Italia dei cittadini che hanno studiato o lavorato all’estero. E che sono considerati “cervelli” in quanto possiedono competenze, conoscenze e capacità acquisite durante il loro soggiorno all’estero.
In Italia, il rientro dei cervelli è un tema molto discusso. Per il bonus rientro dei cervelli. Ma anche per le agevolazioni rientro dei cervelli disponibili.
Infatti per incentivare il ritorno di cittadini altamente qualificati, il governo italiano ha introdotto diverse misure e programmi. Tra cui il “Decreto Sviluppo” del 2012. Il “Decreto Rilancio” del 2020. Che prevedono incentivi fiscali e finanziamenti per il rientro dei cervelli.
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Prima di vedere i requisiti rientro dei cervelli, è meglio farsi un’idea di cosa offrano le aziende. Infatti è bene valutare come si comporta il settore di riferimento.
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Requisiti rientro cervelli. Legge rientro dei cervelli
Vediamo quindi quali sono i requisiti per il rientro cervelli.
Per prima cosa, i riferimenti normativi sono l’articolo 16, comma 1, Dlgs n. 147/2015. Ed il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Di fatto il rientro dei cervelli è un regime di tassazione agevolato temporaneo riconosciuto ai lavoratori che trasferiscono la residenza in Italia.
E’ applicabile quando sono presenti entrambi i seguenti requisiti:
- il lavoratore non è stato residente in Italia nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento e si impegna a risiedervi per almeno due anni;
- l’attività lavorativa è svolta prevalentemente nel territorio italiano.
Di fatto, inoltre, non è più necessario essere iscritti all’AIRE. Infatti con il “Decreto Crescita” (D.L. n. 34/2019) il Governo è intervenuto a modificare la normativa relativa agli incentivi fiscali per il rientro dei cervelli.
Tra le misure c’è l’eliminazione come requisito dell’iscrizione all’AIRE. Però questo significa che il contribuente deve risultare i fiscalmente residente all’estero. Quindi fare la dichiarazione dei redditi nel paese estero. Per il numero di anni minimo richiesto dalla normativa.
L’art. 5 del Decreto Crescita 2019 ha previsto un ampliamento anche delle agevolazioni per il rientro dei docenti e dei ricercatori in Italia.
In particolare, viene stabilito che possono accedere all’agevolazioni rientro cervelli i contribuenti che:
- sono in possesso di un titolo di studio universitario o equiparato;
- siano stati non occasionalmente residenti all’estero;
- abbiano svolto documentata attività di ricerca o docenza all’estero presso centri di ricerca pubblici o privati o università per almeno 2 anni continuativi;
- svolgano l’attività di docenza e ricerca in Italia;
- acquisiscano conseguentemente la residenza fiscale nel territorio dello Stato italiano.
Agevolazioni rientro dei cervelli
A questo punto vediamo quali sono le agevolazioni rientro dei cervelli in Italia.
Colui che vuole rientrare in Italia avrà di sicuro un incentivo fiscale molto buono. Infatti nel periodo d’imposta in cui la residenza viene trasferita. E nei successivi 4. Il reddito di lavoro dipendente (o a esso assimilato) e di lavoro autonomo prodotto in Italia concorre alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30% dell’ammontare.
Ad esempio se ho uno stipendio imponibile di 50.000 €. Sarò soggetto a tassazione solo per 15.000 €. Quindi pagherò l’aliquota IRPEF più bassa (23%).
Se invece prendo la residenza in una delle regioni del sud. Quindi Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia.
Il reddito di lavoro dipendente (o a esso assimilato) e di lavoro autonomo prodotto in Italia concorre alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 10% dell’ammontare.
Ad esempio se ho uno stipendio imponibile di 50.000 €. Sarò soggetto a tassazione solo per 5.000 €. Quindi pagherò l’aliquota IRPEF più bassa (23%).
Inoltre le agevolazioni rientro dei cervelli si applicano per ulteriori cinque periodi d’imposta se il lavoratore ha almeno un figlio minorenne o a carico. Oppure diventa proprietari di almeno un’unità immobiliare residenziale in Italia. Dopo il trasferimento o nei 12 mesi precedenti.
Per questo ulteriore periodo. Le agevolazioni rientro dei cervelli sono minori. I redditi agevolati concorrono alla formazione dell’imponibile per il 50% del loro ammontare. Con eccezione pari al 10% in caso di lavoratori con almeno tre figli minorenni o a carico.
Legge rientro dei cervelli. Requisiti rientro cervelli
La legge rientro dei cervelli nel bilancio 2021 ha esteso le agevolazioni rientro dei cervelli a chi ha trasferito la residenza in Italia prima del 30 aprile 2020 e, al 31 dicembre 2019. Quindi questi lavoratori possono fruire dell’allungamento temporale per cinque periodi d’imposta del trattamento agevolato. Previo versamento di un importo pari al 10% o al 5% dei redditi agevolati relativi all’annualità precedente a quella di esercizio dell’opzione.
Il trattamento agevolato spetta anche per i redditi d’impresa prodotti dai lavoratori impatriati che avviano l’attività in Italia a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Agevolazioni rientro cervelli Sportivi professionisti
La misura non si applica agli sportivi professionisti. Infatti per gli sportivi professionisti, il reddito è detassato sempre nella misura del 50%. E sempreché versino un contributo pari allo 0,5% dell’imponibile. Per il potenziamento dei settori giovanili.
Requisiti rientro dei cervelli. Bonus rientro dei Cervelli
Esiste un bonus rientro dei cervelli? Si ma non è per tutti. Anzi è dedicato ai docenti e ricercatori. Di seguito vedremo i chiarimenti per chi ha trasferito la residenza in Italia prima del 2020 .
In cosa consiste il bonus “rientro dei cervelli” allargato? Con la legge di Bilancio 2022, docenti e ricercatori rientrati in Italia dall’estero possono optare per l’estensione delle agevolazioni. A otto, undici o tredici periodi di imposta complessivi. Previo versamento di un importo in unica soluzione. Questa possibilità è assicurata a condizione che i contribuenti siano stati iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. Oppure che siano cittadini di Stati Ue, che abbiano già trasferito in Italia la residenza prima del 2020. E che al 31/12/2019 fruivano nell’agevolazione prevista per il rientro dei ricercatori (articolo 44 del Dl n. 78/2010).
Inoltre i contribuenti devono essere diventati proprietari di un’abitazione in Italia. Successivamente al trasferimento, nei dodici mesi precedenti oppure entro diciotto mesi dalla data di esercizio dell’opzione. Oppure avere da uno a tre figli minorenni. L’opzione si perfeziona con il pagamento di un importo che varia in base al numero dei figli.
Figli under 18, vale l’anno del versamento – L’Agenzia delle Entrate chiarisce come interpretare il requisito della presenza nel nucleo familiare di avere figli minorenni, anche in affido preadottivo. Questo requisito, spiega l’Agenzia, deve essere presente nel periodo di imposta in cui è effettuato il versamento. La circostanza che i figli compiano 18 anni in un momento successivo non determina pertanto la perdita dei benefici fiscali per l’intero periodo previsto.
Requisiti rientro cervelli acquisto casa
Il requisito rientro cervelli acquisto casa è avere completato l’acquisto entro diciotto mesi dalla data di esercizio dell’opzione mediante il versamento. Questo termine va calcolato secondo il calendario comune. E comprende il periodo che arriva fino al giorno precedente la conclusione dei 18 mesi. Ad esempio, in caso di versamento effettuato entro il 10 febbraio 2022, l’acquisto dell’unità immobiliare dovrà essere concluso e perfezionato entro e non oltre il 9 agosto 2023.
Conviene il rientro dei cervelli in Italia?
In conclusione, il rientro dei cervelli in Italia è conveniente. A patto di acquistare una casa. Lo stipendio è alto perché la tassazione è bassa. Di seguito puoi trovare articoli su quale sia lo stipendio per vivere a Milano. O lo stipendio medio italiano.
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