Lavorare in Italia da remoto per società estere: cosa sapere?

[Articolo aggiornato il 31 Maggio 2023]

[Articolo aggiornato il 31 Maggio 2023]

Soprattutto dopo la pandemia Covid-19, che ha coinvolto l’intero mondo, lo smart working ha assunto una piega diversa, nonostante molte aziende non accontentano del tutto i propri lavoratori sotto questo aspetto e, spesso, viene quasi visto come un benefit, piuttosto che non un modo diverso di approcciare la giornata lavorativa.

Lavorare nella propria abitazione, in biblioteca, al parco, o ovunque si voglia, addirittura viaggiando in camper in giro per il mondo, è diventato il sogno di migliaia di italiani.

Non avere uffici o sedi che ti vincolano, non dover essere costretti a relazionarsi continuamente con il resto del personale, uscire dagli schemi tradizionali: è quello che più attira della modalità di lavoro in remoto.

Ci si sente più liberi, più indipendenti, ma è tutto oro quello che luccica? E se, il lavoro da remoto riguardasse una società estera?

Questo può avere dei pro, ma anche dei contro, che vedremo insieme, cercando di fare un quadro preciso e completo di quella che è la realtà dei fatti.

I pro del lavoro da remoto per società estere

Uno dei primi vantaggi, se si pensa al lavoro da remoto, è il non avere vincoli, né di luogo, né di orari, nella maggior parte dei casi. L’essere completamente libero di gestire le tue mansioni, ti permette di organizzare al meglio la tua giornata, senza risentire dello stress da ufficio.

Non sono poche le persone che decidono di vivere fuori, lavorando per società con sede in altri luoghi del mondo. Tanti italiani ed europei, ad esempio, decidono di vivere a Tenerife o nelle altre isole Canarie, ma anche in tantissimi altri luoghi dove sembra di essere “sempre in vacanza”, nonostante in realtà si passa comunque molto tempo a lavorare.

Questo discorso vale anche per chi ambisce a lavorare con società estere ma non vuole, o non può, abbandonare il proprio Paese. Grazie allo smart working, sarà più facile mettersi in contatto con qualunque realtà lavorativa, senza muoversi di un solo metro. E così, anche chi non riesce a trovare lavoro in Italia, nel proprio campo, può avere soddisfazioni da Paesi stranieri, che lo accolgono, dandogli un’opportunità.

Chiaramente, la modalità di lavoro da remoto deve essere anche ben strutturata, perché tutti i membri del team devono sentirsi parte di un gruppo coeso, devono essere inclusi in una sfera che si aiuta, si supporta, e sopporta, anche a migliaia di chilometri di distanza.

Quello da non sottovalutare, è anche la modalità di pagamento, e la prassi da seguire per avere tutte le carte in regola. Ci sono tre diversi modi per essere pagati legalmente da un’azienda estera:

  • Azienda con sede Italiana: se l’azienda ha una sede legale Italiana, può assumerti come qualsiasi altra azienda;
  • Partita IVA: altrimenti, è possibile aprire una partita IVA per fatturare come freelancer;
  • Aziende HR: la terza opzione è quella di utilizzare servizi di risorse umane (HR) globali.

I contro del lavoro da remoto per società estere

Non ci sono molti contro che riguardano il lavoro da remoto per società estere, ma quello che è chiaro è che, prima di firmare qualsiasi contratto e di iniziare a collaborare con la società, prestando loro il tuo tempo e la tua attenzione, assicurati che tutto sia a regola.

La società deve effettuare pagamenti dichiarati, avere tutto a norma, deve garantirti la paga promessa all’inizio. Il fatto che la società non faccia parte del tuo Paese potrebbe essere meno conosciuta, e per questo è difficile fare affidamento sui pareri di altre persone.

Uno strumento da utilizzare potrebbe essere il web, sul quale potresti trovare qualche recensione veritiera sul modo di fare di quella determinata azienda. Inoltre, se in corso d’opera dovesse sussistere qualche problema, potrebbe essere più difficile parlarne con il titolare, perché divisi da uno schermo.

Per questo, è importante che anche tu impari a gestire le tue capacità, i tuoi tempi, a capire ciò che vuoi e ciò che non vuoi.

Solo così, riuscirai a fare una scrematura tra le società che puoi trovare sul web, e proporti per quelle che ti appaiono più affidabili.

Le competenze richieste per il lavoro da remoto per società estere

Chiaramente, anche il lavoro da remoto richiede delle skill e delle competenze ben precise, a seconda del settore in cui si vuole operare. Un fattore da non dare per scontato, è la conoscenza di un’altra lingua, come l’inglese che è quella più parlata e conosciuta al mondo.

Per rapportarti con una realtà all’estero, ne hai necessariamente bisogno. Giocano un ruolo fondamentale le certificazioni che sono in grado di dimostrare con un documento valido a livello internazionale l’effettiva conoscenza di una lingua.

L’inglese ti aiuterà a candidarti alla posizione aperta con più sicurezza e, se dovessi passare la selezione ed entrare a far parte del team, saprai rapportarti in modo sereno con tutti i tuoi colleghi.

Per fare ciò, inizia da un’autopresentazione in inglese, primo step per mostrare un ottimo utilizzo della lingua straniera. Imparare a parlare di te, a raccontarti, fornendo dei dettagli importanti sul tuo lavoro, sui tuoi studi precedenti, è fondamentale per essere notato.

Anche le competenze digitali giocano un ruolo importante nella selezione dei candidati. Oramai, viviamo in un mondo completamente digitalizzato, dove tutto si muove sul web.

E come puoi affrontare un lavoro da remoto, basato tutto sull’utilizzo del PC, senza sapere come muoverti in un settore come questo? Anche qui, le certificazioni possono essere dei punti in più a tuo favore, perché si attesta, nero su bianco, che quelle determinate competenze e conoscenze le possiedi davvero.

Poiché sarai completamente libero, questa libertà, se gestita male, non porterà dei frutti. Per lavorare da remoto devi imparare a gestire il tuo tempo, a darti delle priorità, saper lavorare in autonomia.

E, nonostante ti sembrerà di essere da solo, sappi che attorno a te c’è tutto un team con il quale devi interagire, per il bene della società. Il lavoro di squadra è fondamentale, anche a distanza.

L’esperienza di lavoro estera ti permetterà di arricchire il tuo curriculum, facendoti acquistare più punti anche in campo italiano. Infatti, il saperti rapportare con una realtà straniera denota capacità particolari, conoscenze che non tutti hanno.

E, in molti casi, lo stipendio è anche maggiore rispetto a quello del tuo Paese. Se ci aggiungi poi che, per lavorare, non devi neanche investire in carburante o trasporti vari, il guadagno potrebbe dirsi completamente pulito.

Se pensi che tu sia in grado di gestire un’opportunità del genere, mettiti alla ricerca di una società estera che operi nel tuo campo, e buttati in questa nuova esperienza, perché c’è sempre tempo per migliorare, c’è sempre tempo per ricominciare.