[Articolo aggiornato il 3 Gennaio 2023]
Qual è il costo aziendale dipendente per una società? Devi assumere un nuovo dipendente? Oppure vuoi calcolare quanto ti verrà a costare un dipendente? Ebbene si, il costo aziendale di un dipendente dipende da molti fattori.
In questo articolo troverai
Infatti il costo azienda di un dipendente comprende la retribuzione annua lorda (RAL). Ma anche i contributi previdenziali ed assistenziali. Il Trattamento di Fine Rapporto. La tredicesima e quattordicesima, ed ulteriori voci.
Per darti una idea generale. Il costo aziendale di un dipendente è circa 2 volte la Retribuzione Annua Lorda. Ad esempio, se offri ad un dipendente una RAL di 30.000 €, sappi che il costo aziendale del dipendente sarà circa 60.000 €.
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Un suggerimento? Abbassa il costo aziendale del dipendente offrendo i fringe benefit. Piuttosto che una RAL elevata.
Molti creano così la propria strategia di Employer Branding.
Costo aziendale dipendente: elementi da considerare
Quindi, quali sono gli elementi utili per calcolare il costo azienda di un dipendente?
Eccoli di seguito:
- Retribuzione Annua Lorda (RAL);
- Trattamento di Fine Rapporto (TFR);
- contributi previdenziali ed assistenziali;
- tredicesima e quattordicesima;
- Ferie (anche non godute);
- Contributi di previdenza complementare;
- Benefit detassati (ad esempio: buoni pasto);
- Contributi al Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL);
- Contributi ad assicurazioni private integrative;
- Altri contributi e costi (ad esempio: bonus, premi produttività,…)
La somma di tutti questi elementi, alla fine comporta un totale piuttosto rilevante l’azienda.
Iniziamo però da un elemento alla volta.
Retribuzione Annua Lorda (RAL): il costo aziendale dipendente dipende da lei
La RAL è la Retribuzione Annua Lorda. Rappresenta il corrispettivo annuale pagato al lavoratore dal datore di lavoro in cambio dell’attività lavorativa svolta su base quotidiana.
La RAL è suddivisa per il numero di mesi concordate dal contratto collettivo nazionale (CCNL) a cui il datore di lavoro fa riferimento. Essa non comprende il TFR, Premi e/o Bonus, indennità di trasferta, buoni pasto e contribuzioni integrative al welfare.
E’ a ben vedere la voce di maggior rilievo per il calcolo del costo azienda di un dipendente. Infatti molti dei successivi parametri saranno una percentuale di esso. Quindi, più alta è la RAL del dipendente, più alto sarà il costo aziendale del dipendente. E quasi tutti gli elementi di seguito descritti.
Ma bisogna fare molta attenzione! Nella RAL rientrano anche le trasferte pagate al di sopra delle soglie di esenzione. Le riduzioni dell’orario di lavoro (ROL) non usati nell’anno precedente e le festività soppresse. Questi addendum potrebbero aggiungere una cifra rilevante alla RAL del dipendente. E quindi al costo azienda del dipendente.
Esempio di Retribuzione Annua Lorda (RAL):
Un dipendente viene pagato 3.000€ lordi al mese per 13 mensilità. Ha svolto 10 trasferte con rimborso sopra soglia di esenzione per 500€ totali. Mentre nel corso dell’anno ci sono state 2 festività soppresse pagate in totale 500€.
La Retribuzione Annua Lorda sarà 39.000 € lordi al mese come retribuzione mensile, più 500 € di rimborsi, più 500 € di festività soppresse. Totale 40.000 € annui.
E’ molto importante che consideriate questo ulteriore costo azienda del dipendente, per non trovarvi in difficoltà.
Trattamento di fine rapporto (TFR)
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una retribuzione differita riconosciuta al dipendente per ogni mese di lavoro svolto. Che viene pagata quando si interrompe il rapporto di lavoro con l’azienda. Spetta a tutti i lavoratori subordinati. Occupati con un contratto a tempo indeterminato o determinato. Compresi i lavoratori part-time.
L’importo maturato è legato alla RAL del lavoratore. Quindi più è alta la RAL del lavoratore, più il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) sarà alto. Per cui anche il costo aziendale del lavoratore. Il datore di lavoro dovrà accantonare la cifra presso l’azienda. O presso il fondo pensione integrativo.
Per avere il valore del TFR si divide la RAL per un coefficiente di 13,5 e si aggiunge una rivalutazione pari all’2,97% (Maggio 2022).
Da sapere: la quota di TFR è ridotta per le frazioni di anno. Il mese viene calcolato per intero solo quando il dipendente lavora per frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni.
Esempio di calcolo di TFR:
Calcoliamo 40.000 € / 13,5 ottenendo un valore di 2.962,96 euro. L’indice di rivalutazione di riferimento è dell’2,97%. Applicando l’indice di rivalutazione al valore di 2.962,96 euro si ottiene una rivalutazione totale di 87,99 euro. Sommando la rivalutazione otteniamo un Trattamento di Fine Rapporto (TFR) di 3.050,95 euro annuo.
Contributi previdenziali e assistenziali
I contributi previdenziali ed assistenziali sono anche essi una componente rilevante del costo azienda di un dipendente.
C’è da dire che questi sono pagati in parte dal dipendente, tramite trattenuta in busta paga. Ed in parte dal datore di lavoro. Il dipendente vedrà la quota pagata in busta paga.
I contributi previdenziali ed assistenziali sono calcolati sulla base della RAL. Essi dipendono dal contratto con cui è assunto il dipendente. La dimensione aziendale. Il CCNL di riferimento. E la mansione. Quindi più alta la RAL più sarà alto il costo aziendale del dipendente.
Ad esempio un operaio di una azienda industria fino a 15 dipendenti, avrà una aliquota contributiva per l’azienda pari a 40,07%. Ed una aliquota applicata al dipendente pari a 9,19%. Mentre un operaio di una grande azienda con più di 50 dipendenti, avrà una aliquota contributiva per l’azienda pari a 41,57%. Ed una aliquota applicata al dipendente pari a 9,49%.
Capite che l’impatto sul costo azienda di un dipendente è notevole.
L’INPS mette a disposizione le aliquote contributive aggiornandole a seconda della normativa vigente (ultimo aggiornamento è del 2010).
Esempio pratico: Il nostro dipendente è un operaio con RAL 40.000 €. L’azienda ha più di 50 dipendenti. La quota parte a carico del datore di lavoro sarà pari a 16.628 €. Essa non sarà inclusa nella RAL del dipendente.
La quota parte a carico del dipendente sarà pari a 3.796 €. Sarà visibile in busta paga.
Tredicesima mensilità e quattordicesima
La Tredicesima e Quattordicesima sono due modalità di sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti (e dei pensionati). Sono erogate sotto forma di gratifica per il lavoro svolto durante l’anno. Esse sono chiamate mensilità aggiuntive.
Però la tredicesima e quattordicesima in realtà non sono in aggiunta al proprio reddito. Infatti essere sono parte integrante della Retribuzione Annua Lorda (RAL).
Alcuni CCNL però non hanno una quattordicesima, ma dei premi aziendali. Ad esempio CCNL metalmeccanico ha il premio feriale. Essi però sono sempre compresi nella Retribuzione Annua Lorda (RAL).
Premi di produzione e Bonus
A volta ai dipendenti bisogna dare un premio per l’ottimo lavoro svolto durante l’anno. Per questo magari a fine anno decidete di regalare un premio di produzione o un bonus ad ogni dipendente.
Se fosse questo il caso, ricordatevi che i premi di produzione concorrono al reddito imponibile. A meno di casi particolari, come ad esempio detassazione del premio.
Quindi l’impatto dei bonus e premi si ripercuote sia sul TFR, sia sui contributi previdenziali ed assistenziali. E quindi sul costo aziendale del dipendente.
Contributi di previdenza complementare
I CCNL prevedono la possibilità per il dipendente di destinare il TFR a fondi di previdenza complementare. Se il dipendente sceglie questa strada dovrà a versare una quota aggiuntiva minima del suo stipendio al fondo. Ad esempio il 2% del proprio stipendio lordo mensile.
Di conseguenza anche l’azienda sarà obbligata a versare una quota aggiuntiva al fondo dove il dipendente ha destinato il TFR. Ad esempio il 2% dello stipendio lordo mensile.
Per essere concreti: il CCNL metalmeccanici prevede (al 2022) che la quota obbligatoria per il dipendente sia 1,2%. Mentre la quota obbligatoria per l’azienda sia 2,2%.
Tornando al nostro esempio. L’operaio ha una retribuzione lorda mensile pari a 3.000 €. La quota obbligatoria per il dipendente sarà pari a 36 € al mese. Mentre la quota obbligatoria per l’azienda sarà pari a 66 € al mese.
Non sembra tanto, ma alla fine l’azienda avrà una spesa aggiuntiva pari a 858 € su 13 mensilità. Tutto questo è parte del costo azienda del dipendente.
Benefit detassati
Quasi tutte le aziende offrono i buoni pasto. Elettronici o cartacei. Essi sono detassati fino alla cifra di 7€ l’uno. Oltre ciò devono essere considerati RAL. Quindi attenzione massima. Generalmente si danno 20 o 22 buoni pasto al mese. Quindi circa 1.800 € all’anno.
Costi ulteriori ed eventuali che impattano sul costo aziendale di un dipendente
Sono presenti anche altre voci (eventuali) che potrebbero gravare sul costo azienda di un dipendente. Ad esempio l’indennità per ferie non godute o i ROL. Sono situazioni che accadono sovente. Pensate a quante volte i dipendenti non usano i ROL. Essi vanno remunerati al costo lordo giornaliero del dipendente. Quindi diventeranno parte della RAL.
Ad esempio il nostro dipendente con 3.000€ lordi al mese. Avrà uno stipendio giornaliero di 136 € lordi. Che equivale a 17 € lordi l’ora. Se non usasse 10 ROL, avreste un costo aggiuntivo nella RAL di 170 €.
Da non sottovalutare anche i contributi che sembrano minimali, ma che sono sempre presenti. Ovvero i contributi al CCNL di riferimento ed i contributi per l’assicurazione sanitaria integrativa. Parliamo di cifre che sono piccole, ma possono diventare molto grandi.
Per esempio l’assicurazione sanitaria integrativa potrebbe costare anche 30 € al mese. Quindi un totale di 360 € all’anno. Nel CCNL metalmeccanici l’azienda paga per l’assicurazione base MetaSalute 16,67 € al mese.
Mentre i contributi ai CCNL di riferimento variano a seconda del CCNL. Anche qua si possono avere costi pari a 50€ al mese. Quindi circa 600 € l’anno.
Infine abbiamo dei costi ad personam. Il caso classico è l’auto aziendale. Essa risulterà come un fringe benefit tassato a seconda delle tabelle ACI. Il valore calcolato sarà sommato alla RAL. Poniamo che il dipendente abbia un’auto che abbia un valore da assoggettare a tassazione pari a 2.000€. Esso si ripercuote sulla RAL. Quindi di conseguenza sul calcolo dei contributi previdenziali ed assistenziali. Ed infine sul costo aziendale del dipendente.
A questo chiaramente verrà aggiunto il costo effettivo dell’uso dell’auto che sarà totalmente a carico dell’azienda.
Calcolo del costo aziendale di un dipendente
A questo punto, abbiamo descritto quasi tutte le voci per calcolare il costo azienda di un dipendente. Possiamo quindi provare a completare una tabellina che ci darà quanto è il costo aziendale del dipendente nell’anno.
Ripartiamo dall’esempio:
Un operaio. CCNL metalmeccanici. Azienda con più di 50 dipendenti. Stipendio lordo base mensile 3.000 €. Auto aziendale da 2.000€ anno. Premio feriale di 2.000 €.
La Retribuzione Annua Lorda sarà 44.170 € data da:
- Stipendio base: 3.000 € per 13 mesi + premio feriale: 41.000 € anno
- Auto aziendale: 2.000 € anno
- ROL non usati: 170 €
- Festività soppresse: 500 €
- Trasferte: 500 €
Il TFR sarà pari a 44.170 € / 13,5 più 2,97%: 3.369 €
Contributi previdenziali a carico dell’azienda saranno pari a 18.361 €
Contributi alla previdenza complementare saranno pari a 858 €
I benefit detassati (buoni pasto) saranno pari a 1.800 €
Contributi all’assicurazione sanitaria integrativa: 360 €
Contributi al CCNL di riferimento: 600 €
Il totale sarà quindi 69.518 € (44.170 € + 3.369 € + 18.361 € + 858 € + 1.800 € + 360 € + 600 €).
Considerate che avete offerto al vostro dipendente una RAL di partenza di 39.000 €. Ma pagherete 69.500 €. Quasi il doppio della RAL.
Ora che sai quanto è il costo azienda di un dipendente, controlla quali benefit aziendali ti conviene dare ai tuoi dipendenti.
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